Il quotidiano Italia Oggi nel numero del 7 maggio scorso ha interrogato 4 esperti alla guida di importanti agenzie sull’andamento del mercato dei servizi di comunicazione per gli studi legali.
Il panel dei comunicatori intervistati è composto da:
Luca Barabino - Barabino & Partner: “bisogna favorire il business”
Auro Palomba - Community Group: “il marketing non basta”,
Giuliana Paoletti - Image Building: “più attenzione al web”,
Patrizio Maria Surace – Pms: “specializzarsi conviene”. (R.I.P)
Domanda 1): Come è cambiato in questo anno il settore della comunicazione legale?
Barabino: La chiave di volta è comprendere che il mercato della comunicazione legale è sostanzialmente traslato nelle sue esigenze primarie: da una richiesta anni or sono, di comunicazione corporate finalizzata alla notorietà istituzionale della sigla, a quelle di oggi di supporto allo studio in ottica di new business, di marketing b-to-b per le singole specializzazioni, di ricerca di influencer.
Palomba: Sono sempre più gli studi legali che comprendono l’importanza della comunicazione. Fino a qualche anno fa la maggior parte di loro utilizzava solo la leva del marketing spesso senza sfruttarne la ricaduta stampa. Ora è chiaro a tutti che avere una strategia di comunicazione aiuta a posizionare il proprio lavoro e a segnalare le proprie eccellenze ai clienti.
Paoletti: Il mercato del marketing legale è in Italia ancora giovane Ed è pertanto crescente il numero di studi che decidono di affidarsi ad un’agenzia di comunicazione o che decidono di dotarsi di una figura interna con particolare expertise in marketing e comunicazione. La comunicazione è quindi diventata un’attività importante che deve essere gestita da professionisti in grado di valorizzare le competenze distintive dello studio e di promuoverne l’immagine verso l’esterno.
Surace: Ogni studio legale ha una sua filosofia e specifiche esigenze di comunicazione e la prima caratteristica di una buona società di comunicazione è il saperle interpretare. Credo che sia un segnale importante che grandi studi legali e blasonati professionisti decidano di affidare la gestione della loro comunicazione ad altri professionisti specializzati in questo campo. Riguardo alle esigenze che gli studi manifestano posso notare che per alcuni è importante la visibilità delle operazioni da essi seguite altri invece prediligono aspetti di approfondimento su temi economico finanziari e normativi d’attualità
Domanda 2): Come ha influito la crisi sulla strategia di comunicazione degli studi legali?
Barabino: L’orientamento che noi oggi suggeriamo è quello di supportare lo studio legale nel favorire il business nella valorizzazione delle specializzazioni andando a cercare di dare maggiore attenzione ai professionisti a capo dei singoli dipartimenti, valorizzandone la specificità professionale.
Palomba: Nei momenti di crisi la comunicazione è un’attività tutto sommato a costi contenuti e di grande efficacia. La domanda da parte degli studi legali è quindi aumentata Noi, per scelta, non serviamo tuttavia mai più di due studi in contemporanea, per massimizzare l’efficacia del nostro operato e non disperdere le occasioni.
Paoletti: In linea di massima non abbiamo registrato una contrazione degli investimenti in attività di comunicazione. Gli studi che già si avvalevano di consulenti di comunicazione esterni o di uffici dedicati interni hanno continuato a farlo. La comunicazione va a supporto dell’attività dello studio, se si sposta il focus del business si sposta anche la comunicazione.
Surace: La crisi economico-finanziaria ha portato gli studi legali a puntare su settori diversi Mergers & acquisitions, o dal private equità, che negli anni passati sono molto cresciuti e di concentrarsi su altre aree di attività come restructuring e litigation che hanno assunto una grande rilevanza nell’ultimo periodo. La crisi è stata anche un’opportunità per quegli studi che hanno potuto dimostrare di poter offrire un servizio altamente specializzato in queste aree, e la comunicazione ha puntato anche su questi aspetti.
Domanda 3): Quali sono a suo parere le prospettive del mercato della comunicazione legale in Italia?
Barabino: Sempre buone, a condizione che si sappia erogare un servizio nuovo e adatto ai bisogni di oggi. Noi ci stiamo riuscendo e il mercato con modestia ci sta premiando.
Palomba: È un mercato in evidente crescita. L’importante è che le agenzie di comunicazione siano in grado di accompagnarla offrendo servizi di qualità.
Paoletti: Sicuramente rispetto ai primi anni post decreto Bersani il mercato sta attraversando una fase di consolidamento e ormai le diverse realtà hanno riconosciuto l’importanza strategica di una coordinata ed efficace attività di comunicazione volta non solo verso i media ma più in generale verso i propri clienti e potenziali attraverso convegni e seminari e attività di advertising. Inoltre, sarà sempre più crescente l’attenzione verso tutti gli strumenti che oggi il web può offrire sia in termini di comunicazione sia di visibilità e aggregazione come social network, blog, newsletter, e vere e proprie app studiate e create per i propri clienti.
Surace: Sembra che un numero sempre crescente di studi legali abbia ormai capito che per poter realizzare una buona strategia di media relation sia necessario affidarsi a dei professionisti della comunicazione. Come ho detto poco fa questo è un segnale importante e di grande consapevolezza che senza dubbio contribuisce a stimolarci per offrire un servizio che abbia un sempre maggior valore aggiunto.
Domanda 4): com’è cambiata la vostra strategia verso i clienti alla luce dell’attuale situazione di mercato?
Barabino: L’orientamento ai bisogni concreti di uno studio legale oggi principalmente identificabili. Nell’affiancarsi a loro attraverso il lavoro di comunicazione e relazioni come business supporter è la chiave che rende interessante il nostro approccio anche alle boutique. Non è più un problema dimensionale di immagine muscolare della firm. La boutique può essere analogamente glamour a condizione che sappia proporre contenuti differenzianti
Palomba: La novità di questi ultimi anni è la maggior attenzione a tutto il mondo digitale. Noi ci siamo attrezzati da tempo con DCommunity la nostra divisione specializzata nel mondo dei social network e delle pr digitali. Gli studi legali stanno timidamente approcciando questo mondo ma credo che come tutti gli altri presto non potranno farne a meno. Inoltre, siamo specializzati nella comunicazione sui contenziosi e i legali stanno capendo quanto sia importante essere accompagnati da un comunicatore durante le crisi.
Paoletti: Il modello è rimasto lo stesso, il tipo di comunicazione fortemente personalizzata che creiamo per ogni studio legale e il perseguimento degli obiettivi dei singoli garantiscono un equilibrio di base nella gestione della comunicazione.
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