12 nov 2012

Come creare una startup legale di successo - Prima parte

Link alla seconda parte dei consigli per un avvocato startupper, clicca

di Luigi Ricci  esperto di marketing
Questo contributo mette in evidenza l'importanza delle competenze nel business e nel marketing; come si costruisce la reputazione del singolo avvocato, che si propone di avviare uno studio legale in proprio.

Nelle facoltà di giurisprudenza non si insegna come diventare imprenditori. Eppure, è una competenza essenziale per iniziare un’attività legale.
Chi sta pensando di lasciare una law firm o uno studio associato, per far nascere il proprio studio (anche con qualche collega), oltre a decidere le strategie di business e gli investimenti necessari, deve essere consapevole dello stress mentale che un’attività imprenditoriale comporta: dal reddito instabile ed irregolare (specie nei primi anni di pratica), alla possibilità che i partner scelti non siano quelli giusti per l’impresa.

Inoltre, è chiaro che, quando si fa partire un’attività imprenditoriale in proprio, è fondamentale destinare molto tempo allo sviluppo del business e alle incombenze amministrative (più che alla pratica professionale). Se si è da soli, questo tempo aumenta e va ad impegnare tanti dopocena e molti weekend.


Come ogni altra attività imprenditoriale, il flusso di cassa è il fattore più importante da monitorare: più dei ricavi. Essere in grado di garantirsi un continuo flusso di cassa, permette di non lavorare con l’ansia dei clienti morosi. 
Infatti, negli ultimi tempi, il tema della clientela, che non paga le parcelle, è diventato il problema degli avvocati. Essi trascorrono intere giornate ad inseguire i clienti e a dedicarsi all’attività di recupero crediti per il proprio studio.

La prima nota (che può essere fatta su un foglio di calcolo di Excel), permette all'avvocato di conoscere, in tempo reale, la posizione di cassa, gli utili e le spese. Sarebbe ideale non delegare questa pratica alla segretaria, ma redigerla in prima persona.

Se si dispone di un budget per l’acquisto di un software gestionale specifico per professionisti: in commercio ce ne sono di qualità eccellente. Tra questi: la suite Easylex di Softlab. Possiamo dirvi che vi sono molteplici e interessanti motivi per avvalersi di un gestionale specifico per studi legali. Anzitutto: queste applicazioni permettono un’ottimizzazione dell’attività dello studio ed una maggiore produttività di ciascun singolo professionista. Questo genere di software consente di avere un’anagrafica completa di ciascun cliente e di “tante altre belle cose”. Ma c’è di più: grazie all'avvento dei tablet (IPad, Galaxy, Nexus), si può avere l’ufficio, praticamente, a portata di touch screen.

Allo stesso modo, il controllo dei conti bancari online: estratti conto, bonifici e Sepa. Tutto ciò agevola l’avvocato a non ritrovarsi “brutte sorprese”: troppo spesso i clienti fingono di aver emesso i bonifici. Si deve chiedere, infatti, la data valuta e il CRO bancario (Codice di Riferimento dell’Operazione) mediante il quale l’addetto di banca può verificare se il bonifico è stato realmente eseguito, anche se non è ancora entrato sul conto corrente.

La fase di lancio

Nel frenetico mondo dell’imprenditoria tecnologica, vi è un processo di business coniato da Eric Ries, chiamato "Lean Canvas” (Organizzazione snella) che delinea, molto semplicemente, il business plan. La tecnica di Lean Canvas, adottata dalle startup.

Prima di aprire l’ufficio, è importante sapere esattamente in quale maniera si intende ottenere ricavi, e quale strategia si deve adottare per dare sviluppo al business.

Tra le altre cose, il “Lean Canvas” aiuta il professionista ad riconoscere le problematiche inerenti il business di riferimento, a trovare le soluzioni più appropriate, il mercato potenziale e i canali per acquisire clientela. 

Aiuta a scoprire come si può entrare nel mercato. A comprendere il valore del progetto, la strategia tariffaria applicata alla clientela, in relazione ad altri studi professionali concorrenti in alcune pratiche.

Grazie alla nuvola (“cloud”), è possibile usufruire di servizi e uffici virtuali, di centralini e segreterie in remoto, con strutture per conferenze e sala riunione, così come Skype / numeri di telefono VOIP (Video Over Internet Plug in), per contenere i costi (soprattutto se si è in prima persona, a lavorare sulla pratica). 
Allo stesso modo, se si sta cercando di condividere i file (invece di stampare, inviare fax o spedizioni), è possibile utilizzare gratuitamente siti di file-sharing come Google Drive o Dropbox, per contenere ulteriormente i costi.

Segue Seconda Parte

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