7 lug 2007

Un'originale pubblicità per studi legali

Cliccando l’ immagine in basso sarà possibile visualizzare, in versione più grande, un interessante esempio di pubblicità di uno studio legale statunitense. Ho scelto questa in particolare, poiché non ritratta di semplice pubblicità informativa, bensì di pubblicità comparativa, cosa non contemplata dalla normativa italiana che disciplina l’utilizzo della pubblicità da parte degli avvocati.
Anche in America questa forma pubblicitaria è di recente adozione. Un articolo del 2005 scritto da Leigh Jones per The National Law Journal descriveva il fenomeno, considerando audaci gli studi legali che - non curanti dei conservativismi - avevano tentato questa strada.
Oblon, Spivak, McClelland, Maier & Neustadt è lo studio legale in questione. Questo studio specializzato in IP (intellectual property) in termini di pubblicità è arrivato dove pochi hanno osato spingersi: Hanno dichiarato i nomi dei loro competitor .


“Non temiamo i nostri competitor. Non abbiamo paura di condividere la luce dei riflettori”, afferma Spivak.

In ogni caso si tratta di una pubblicità comparativa non aggressiva, decisamente lontana dai toni accesi tipici di altri prodotti di consumo come, ad esempio, i soft drink. Nel caso di Oblon Spivak, la pubblicità nasce per cogliere l’attenzione delle aziende che necessitano di servizi relativi all’ IP litigtion. Sull’annuncio si legge: “Always on your IP short list”. (il senso in italiano: sempre nella vostra lista di candidati per questioni di IP). La foto mostra la camera di un hotel, sul comodino alcuni oggetti, un paio di occhiali, un palmare, un cellulare, un passaporto e un foglio che mostra i nomi abbreviati di alcuni dei più prestigiosi studi legali specializzati in IP. Oblon Spivak è l’unico cerchiato.
La pubblicità compare tuttora nelle riviste specializzate come “IP - Law & Business” o “The National Law Journal”.

Le reazioni: "Carina, non trovate?" dice David Feigenbaum rappresentante di Fish & Richardson riferendosi alla pubblicità che include anche il nome del loro studio. "Abbiamo la percezione di essere anche noi nella short list, ne siamo lusingati."

Ma non tutti sembrano pensarla allo stesso modo: "Noi non l’avremmo fatto," sostiene Christopher Foley, managing partner di Finnegan, Henderson, Farabow, Garrett & Dunner di Washington, anch’essi citati nella lista di Oblon Spivak. Foley afferma che includendo il loro studio, Oblon Spivak sta cercando di consolidare la propria posizione nel campo dell’ intellectual property”.
“Siamo al top nella nicchia di mercato dell’IP litigation. Questo è un chiaro tentativo di Oblon di suggerire che anche loro appartengono a questo gruppo," commenta Foley.

Ciò che penso è che nel caso fosse vero ciò che sostiene Christopher Foley, è da ritenersi una mossa molto astuta quella di legare il proprio nome ai nomi di altri importanti studi legali del campo e posizionarsi in tal modo nella fascia alta del settore.

1 commento:

  1. molto furba, ma la pubblicità ideale dovrebbe raggiungere il potenziale cliente ma anche creare consenso all'interno della comunità dei professionisti e di eventuali risorse da assumere.

    questa forse non lo fa, ma è assolutamente un esempio interessante.

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