Salve a tutti!
Sento di poter affermare con un certo entusiasmo che quello che state leggendo è il primo blog italiano che prende a tema il “legal marketing” ovvero, marketing degli studi legali.
Non è sicuramente materia nuova soprattutto nel mondo anglosassone nel quale da oltre venti anni se ne discute e viene applicato all’interno delle law firm di maggior successo.
In italia ha iniziato a diffondersi solo da pochi anni soprattutto negli studi legali di più ampie dimensioni. Questo ritardo abissale è dovuto in buona parte ad alcune restrizioni applicate dal codice deontologico forense che presumibilmente dovrebbero cadere a seguito delle recenti modifiche imposte dal decreto legge Bersani. Non è un caso che io abbia utilizzato il condizionale, difatti dal mondo dell’avvocatura è giunta una forte opposizione, comprensibile per altro, verso determinati cambiamenti che investono profondamente l’organizzazione della professione di avvocato.
Con la seduta del 14 dicembre scorso il Consiglio nazionale forense ha messo in linea il codice deontologico con il decreto Bersani. Ma non ha rinunciato a mantenere i paletti che sarà cura del consiglio dell'ordine attivare nella verifica deontologica. La legge 248, in sostanza, ha eliminato i vincoli tariffari minimi, ha ammesso la pubblicità, ha aperto alle società professionali e abolito il divieto di patto di quota lite. Ma le modifiche apportate, così come definite dall’articolo di Italia Oggi del 21 dicembre 2006, rappresentano “appena un’opera di maquillage” in quanto i ritocchi apportati sui temi di maggiore rilievo si sono rivelati minimi.
In ogni caso sembra che per conoscere il testo completo bisognerà aspettare ancora qualche giorno.
Ci terremo aggiornati.
A presto!
Sento di poter affermare con un certo entusiasmo che quello che state leggendo è il primo blog italiano che prende a tema il “legal marketing” ovvero, marketing degli studi legali.
Non è sicuramente materia nuova soprattutto nel mondo anglosassone nel quale da oltre venti anni se ne discute e viene applicato all’interno delle law firm di maggior successo.
In italia ha iniziato a diffondersi solo da pochi anni soprattutto negli studi legali di più ampie dimensioni. Questo ritardo abissale è dovuto in buona parte ad alcune restrizioni applicate dal codice deontologico forense che presumibilmente dovrebbero cadere a seguito delle recenti modifiche imposte dal decreto legge Bersani. Non è un caso che io abbia utilizzato il condizionale, difatti dal mondo dell’avvocatura è giunta una forte opposizione, comprensibile per altro, verso determinati cambiamenti che investono profondamente l’organizzazione della professione di avvocato.
Con la seduta del 14 dicembre scorso il Consiglio nazionale forense ha messo in linea il codice deontologico con il decreto Bersani. Ma non ha rinunciato a mantenere i paletti che sarà cura del consiglio dell'ordine attivare nella verifica deontologica. La legge 248, in sostanza, ha eliminato i vincoli tariffari minimi, ha ammesso la pubblicità, ha aperto alle società professionali e abolito il divieto di patto di quota lite. Ma le modifiche apportate, così come definite dall’articolo di Italia Oggi del 21 dicembre 2006, rappresentano “appena un’opera di maquillage” in quanto i ritocchi apportati sui temi di maggiore rilievo si sono rivelati minimi.
In ogni caso sembra che per conoscere il testo completo bisognerà aspettare ancora qualche giorno.
Ci terremo aggiornati.
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